Benvenuti nel sito LE COLLINE DI ICARO allevamento riconosciuto ENCI-FCI, buona visione

di Elisabetta Covelli e Paolo Rovri - foto e contenuti: tutti i diritti riservati

SESSIONI DEDICATE ALLA RAZZA


IL LAVORO

Il Bovaro del Bernese è sempre stato un lavoratore infaticabile a fianco dell'uomo, svolgendo di volta in volta con successo tutto ciò che gli si è chiesto, con grande capacità e precisione. Vediamo alcuni dei ruoli che ha assunto in passato e che ancora oggi, se pur sempre meno, è in grado di avere.

RICERCA

La ricerca è in generale insita in ogni cane, per tutta una serie di motivazioni più o meno rilevanti. L'uomo ha nel tempo sfruttato questa straordinaria caratteristica per i più svariati motivi, sfruttando il fiuto finissimo di Fido. L'olfatto del Bernese è sviluppatissimo e nel passato questa disciplina era parte integrante dei compiti assegnati ai Pastori e quindi anche al Bernese. Ci soffermiamo ad accennare due tipologie di ricerca, nelle quali il Bernese si cimenta con successo: la ricerca di piste o di dispersi. La ricerca di Piste è sempre servita sostanzialmente per inseguire animali domestici in fuga e il vostro Bovarone può imparare facilmente questa disciplina a patto che venga addestrato in un centro specializzato e che abbia una spiccata attitudine al riporto in generale di oggetti, essendo questo lo scopo finale della ricerca. Il passo successivo, soprattutto per quei soggetti che eccellono in questo lavoro, è proprio la ricerca dei dispersi. E' abbastanza naturale immaginarsi un Bernese come cane da valanga, ma anche la ricerca tra le macerie, se il cane gode di una certa agilità, può essere praticata abbastanza facilmente e con eccellenti risultati. Questo tipo di attività presuppone comunque nel cane delle doti innate e un carattere per molti versi similare a quello che si può riscontrare nei cani da guardia o da difesa. Il lavoro di addestramento è solitamente lungo, dovendo passare per tutte le tappe obbligate che vanno dalla conduzione, all'obbedienza, a tutta una serie di prove speciali e situazioni a cui il cane e il conduttore si devono abituare. Se deciderete di intraprendere questa disciplina, peraltro utilissima e ammirevole, dovrete comunque tenere sempre presente che il vostro Bovarone dovrà avere un carattere estremamente equilibrato e dovrà essere sempre sostenuto da un supporto psicologico da parte vostra, di un certo livello, dal momento che in caso di vera necessità si troverà suo malgrado ad affrontare delle situazioni estremamente spiacevoli. Provate a pensare cosa vuol dire anche per un cane, prodigarsi alacremente in quello che lui considera comunque un gioco e trovarsi purtroppo, a volte, ad avere a che fare con dei cadaveri. Questa non è certo un esortazione a lasciar perdere, ma piuttosto un invito alla consapevolezza di capire che dovrete sempre stare molto vicini al vostro cane; Fido non è una macchina.

TRAINO

Disciplina che ha suscitato nel tempo prima la disapprovazione e poi la ribellione di tutte le società di protezione degli animali, a causa del barbaro disinteresse per la salute dei soggetti che la praticavano, perpetrato da padroni a dir poco incoscienti. Le stesse società di protezione animale si sono mosse con fermezza, fino ad ottenere l'emanazione di leggi a tutela e regolamentazione del traino a favore di questi cani. Con l'andare del tempo e l'avvento di metodiche sostitutive e più 'moderne', questa abitudine è andata scomparendo, eliminando di fatto il problema alla radice. L'effetto se vogliamo indesiderato di questa lotta, a nostro modo di vedere integralista da entrambi le parti, ha portato di fatto alla definitiva scomparsa del cane da traino. E così, ancora una volta, a causa dell'ignoranza cinofila e di prese di posizione discutibili, da entrambi le parti, il Bernese ha perso irrimediabilmente una delle sue caratteristiche peculiari. Già perché il Bernese è sempre stato impiegato in questa attività, trainando di volta in volta carretti di latte, formaggi, ortaggi e così via. A nostro modo di vedere, se praticato con intelligenza e prudenza, il traino è una disciplina che va riscoperta, dal momento che il Bernese è decisamente un cane che si presta a questo tipo di attività. Pensate che il vostro Bovarone è tranquillamente in grado di trainare circa 8/10 volte il suo peso e lo fa con grande entusiasmo e fierezza. E' chiaro, badate bene, che ai nostri giorni sarebbe sbagliato utilizzare questi esemplari per l'attività di traino sfruttandoli a scopo di lucro, ma se si riuscisse, col tempo a riscoprirla e a trasformarla in un attività sportiva o dimostrativa o folcloristica, come peraltro avviene in alcuni paesi ed oggi anche in Italia, sarebbe un interessante recupero di una predisposizione straordinaria del Bernese e di una tradizione forse ingiustamente colpevolizzata. Ricordate il vecchio adagio 'non si faccia di tutta l'erba un fascio'?

CACCIA

Di nuovo ci troviamo a dover sfatare una falsa credenza. La maggior parte di allevatori e di esperti sostengono che il Bovaro del Bernese e in generale i Bovari Svizzeri non sono adatti ad essere impiegati in questa disciplina. In realtà non esiste una sola razza canina che non sia in grado di cacciare, proprio perché il cane è in generale un predatore, carnivoro, che per istinto insegue qualsiasi preda attraversi il suo campo visivo. Sarebbe quindi molto più corretto affermare che generalmente quella del Bernese è una razza in cui il maggior numero di esemplari non è abituato a cacciare, ma è latente sempre la possibilità di imbattersi in soggetti dove questa caratteristica è decisamente spiccata. Se vi capiterà di osservare il vostro Bovarone mentre cerca di inseguire tenacemente, uccelli, scoiattoli e roditori, piuttosto che animali domestici (galline, oche, ecc.), oppure seguire con grande attenzione qualche pista in un bosco, saprete che il vostro Fido ha quest'attitudine. C'è da domandarsi piuttosto perché chi alleva ed ha allevato nel tempo questa razza affermi quanto detto; per un motivo semplicissimo: il Bernese è stato allevato nel tempo come un 'guardiano', pertanto sarebbe un controsenso che colui che deve 'guardare' il bestiame, si metta d'improvviso a 'cacciarlo'. Di conseguenza troviamo sia più giusto affermare che per scelta, l'uomo ha allevato ed addestrato nel tempo il Bernese per le proprie esigenze contingenti, scoraggiandolo nell'attività venatoria. Si tenga infine presente che per svolgere mansioni di ricerca il cane deve avere questo tipo di propensione (caccia), che unita alla sua resistenza fisica e ad una certa agilità, non presente in tutti i soggetti, porta al raggiungimento di risultati eccellenti.

GUIDA

Non parleremo della guida dell'automobile, attività in cui in teoria, visti certi soggetti che si incontrano sulle strade siamo più bravi noi, ma della guida del Bestiame. Tutti i Bovari Svizzeri se la cavano egregiamente, anche se tra le quattro razze quelle che decisamente si muovono meglio in questa disciplina sono l'Appenzel e l'Entlebuch, ma non crediate che il Bernese sia un pastore di serie B. Condurre il bestiame è comunque decisamente impegnativo ed è giusto sapere che non tutti i Bernesi sono pronti o predisposti a farlo. Innanzitutto un soggetto troppo 'grosso' non avrebbe l'agilità e la resistenza allo sforzo necessaria, un soggetto pauroso o timoroso non avrebbe il coraggio necessario ad affrontare bestie di una certa stazza, un soggetto non equilibrato diventerebbe aggressivo e quindi pericoloso per il bestiame stesso. Altro aspetto molto importante è legato ad una caratteristica peculiare del cane da bestiame, che è quella di abbaiare. Come ribadito più volte il Bernese non è un abbaione, ma se adeguatamente addestrato vi assicuro che ha un bel vocione. L'abbaio infatti è un segnale molto importante di presenza che toglie il bestiame da situazioni potenzialmente pericolose di panico, dovute al materializzarsi silenzioso del cane, che verrebbe visto a quel punto come un predatore. Se avete avuto l'occasione di vedere soggetti pastore in azione, vi sarete sicuramente accorti dei diversi toni che di volta in volta il cane utilizza quando abbaia.; Queste diverse sonorità sono volute, hanno un senso compiuto e vengono interpretate alla perfezione sia dal cane che dal bestiame, che si comporta di conseguenza. Un buon pastore deve inoltre essere in grado di mordere, nella giusta misura, nel momento idoneo e nei posti giusti, per evitare di ferire il bestiame. Direte voi, la maggior parte dei cani è in grado di mordere pertanto la misura e il momento si imparano con l'addestramento e l'esperienza. Purtroppo non è così. Il pastore non può mordere con i canini ma sempre e solo con gli incisivi e questo converrete non è semplice. Io che ho fatto il pastore nelle malghe di montagna vi posso raccontare a questo proposito di come, haimè ancora oggi, si risolve il problema di quei cani che non hanno imparato a mordere, pur essendo in possesso di tutte le altre caratteristiche per essere un ottimo conduttore di bestiame. Al cane, una volta addestrato, vengono tagliati letteralmente i canini a metà, lasciandogli le corone piatte. Ricordate che il mordere per un cane pastore è un’arte ed è una caratteristica innata. Troppe volte ho visto raccogliere le salme di quelli che si credevano dei grandi pastori, perché hanno sbagliato misura o non sono stati sufficientemente veloci a schivare la reazione del bestiame colpito e per fortuna oggi, i cani aventi caratteristiche da pastore vengono selezionati con grande cura e da persone esperte. Una volta veniva utilizzato dai 'malgari' ciò che avevano a disposizione e quei soggetti che sopravvivevano si trasformavano in grandi pastori, oggi per fortuna questo problema non si pone più. Dovete pensare che il bestiame va colpito velocemente, senza indecisioni, con precisione, solo sulla parte finale del garretto, appena sopra lo zoccolo, oppure sulle narici e altrettanto fulmineamente Fido si deve scansare agilmente, stando attento di avere a disposizione lo spazio per poterlo fare, per evitare i calci o le corna dei Bovini, che puntualmente e regolarmente vengono messe in funzione. Se questa operazione, finalizzando l'obiettivo dell'attacco non può essere terminata in sicurezza, un buon pastore desiste e riprova successivamente. Se il Bovarone è un buon pastore, molto difficilmente verrà mai ferito e anche la fase di addestramento avrà un rischio controllato ed accettabile. Ricordate comunque che se un pastore sarà mordace nella maniera sbagliata, non cambierà mai e non sarà mai considerato un buon cane da bestiame. Fido dovrà inoltre avere una resistenza praticamente inesauribile, perché è pur vero che un buon conduttore corre solo quando se ne pone realmente la necessità e si limita a controllare la situazione da lontano, ma è altrettanto vero che la conformazione del terreno, gli eventi atmosferici e il numero di bestie da controllare porteranno il Bovarone ad un movimento continuo e perpetuo. Infine il soggetto utilizzato dovrà essere estremamente socievole e ben disposto verso gli altri cani, a prescindere dal sesso, dal momento che praticamente mai lavorerà da solo, ma sempre in collaborazione con i suoi simili. Capirete quindi che guidare il bestiame è un mestiere molto difficile, impegnativo e a volte pericoloso e solo un esigua cerchia di razze è in grado di assolvere a questa missione, scritta a fuoco nel DNA di ogni soggetto.


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